venerdì, Marzo 29, 2024
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Devil’s Hunt, cronaca di un disastro non annunciato

In definitiva il gioco di Layopi Games non ce la fa, non solo perché pieno di bug, ma soprattutto perché risulta carente in molti altri aspetti che lo fanno sfigurare se confrontato con titoli dello stesso genere…

Questa recensione non s’ha da fare

Io ce l’ho messa tutta. Davvero. Ho provato ogni modo possibile per portare a termine il gioco ma i numerosi crash hanno avuto la meglio.

Eh sì, perché Devil’s Hunt potrà anche essere una brutta copia di Devil May Cry ma se non hai modo di andare avanti a causa dei bug che fanno chiudere il gioco ogni tot minuti e addirittura corrompono il file system di Windows, allora diventa difficile poter esprimere un giudizio sul titolo che non sia influenzato dalla frustrazione.

Dalla sua uscita, gli sviluppatori hanno rilasciato due grosse patch che avrebbero dovuto sistemare diversi problemi come il caricamento in ritardo delle texture, bug sui testi e i collezionabili e, ovviamente, la stabilità generale del gioco.

Devo dire che dopo il primo aggiornamento non mi sono mai capitati crash che riportavano al desktop e così ho potuto giocare per circa un’oretta Devil’s Hunt senza grosse difficoltà.

Devils hunt meniac recensione 8 Devils hunt meniac recensione 7

I problemi grossi sono arrivati dopo il secondo corposo update: appena lanciato il gioco ho subito notato una maggiore scattosità ed un frame rate più ballerino, ma soprattutto non riuscivo a fare sessioni più lunghe di due minuti che irrimediabilmente mi appariva un errore che potevo risolvere soltanto riavviando il gioco.

Per un pò sono andato avanti così sperando di arrivare al checkpoint successivo prima dell’ennesimo blocco per poter avanzare nella storia.

Purtroppo all’improvviso si è palesata la schermata blu di Windows 10 con un nuovo errore. Al riavvio però mi sono trovato davanti l’inferno e non era quello di Devil’s Hunt.

Per farla breve ho dovuto reinstallare il sistema operativo e ho deciso di mettere fine a questa agonia.

Devils hunt meniac recensione 2

Resoconto del (poco) giocato

Dopo avervi raccontato di questa mia disavventura, vorrei comunque spendere due parole sulle due ore scarse che ho potuto giocare.

Il titolo si presenta come un action lineare, dove guideremo il protagonista, Desmond, nel suo viaggio di andata e ritorno all’ Inferno. Il gameplay del gioco però risulta assai banale, un miscuglio di sequenze filmate e fasi esplorative dove combatteremo contro i demoni e nient’altro, con pochissimi elementi con cui interagire.

Inoltre saremo limitati anche nei movimenti, con tutte le azioni contestuali che si risolveranno con la pressione di un tasto (salire su una sporgenza, strisciare in un tunnel o raccogliere un collezionabile saranno tutti indicati da un quadrato bianco con cui interagire e far partire l’animazione in maniera automatica).

Per quanto riguarda i combattimenti avremo a disposizione un attacco debole e uno forte, con la solita barra della furia con cui potremo diventare noi stessi un demone invincibile, e delle abilità speciali che potremo usare dopo un tempo di recupero neanche troppo lungo; ci ritroveremo così a usare soprattutto queste tecniche con le quali ci sbarazzeremo dei normali nemici in un baleno a causa dei loro movimenti di attacco quasi nulli.

Il feeling dei colpi non risulta mai davvero convincente, così come le combo non sono spettacolari e coinvolgenti come quelle del titolo Capcom citato all’inizio.

Per quanto concerne il lato tecnico Devil’s Hunt non si presenta proprio al top, specialmente i modelli dei personaggi risultano abbastanza rozzi, con volti inespressivi e animazioni slegate, che non rendo mai fluidi i combattimenti.

Un po’ meglio le poche ambientazioni che sono riuscito ad “esplorare”, abbastanza varie e realizzate decentemente, specialmente quelle infernali dai rimandi gothic e metal neanche troppo nascosti.

In definitiva il gioco di Layopi Games non ce la fa, non solo perché pieno di bug, ma soprattutto perché risulta carente in molti altri aspetti che lo fanno sfigurare se confrontato con titoli dello stesso genere e, per giunta, senza scomodare quelli più blasonati.

Se vi chiedete se fosse il mio pc a non farlo girare, vi dico che, per quanto non nuovissimo, riesco tranquillamente a giocare in full HD a dettagli alti con titoli ben più pesanti tecnicamente di Devil’s Hunt.

Capisco che l’ambiente pc risulti più complicato da ottimizzare rispetto a quello console, con molteplici variabili tra le diverse configurazioni, ciò non giustifica però lo stato in cui si trova il gioco in questo momento.

Ah un ultimo consiglio: installate il gioco su un SSD altrimenti vi ritroverete davanti ad una presentazione PowerPoint.


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