martedì, Aprile 23, 2024
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HEXplore It Vol. 2: The Forests Of Adrimon – La nostra recensione

Questo secondo volume, The Forests Of Adrimon ci ha convinto molto, ritenendolo anche superiore al primo, The Valley of The Dead King.

C’era una volta la foresta di Greenflame …

L’immensa foresta di Greenflame una volta era popolata solo dagli Elfi dei Boschi, amministratori della natura e protettori del regno di Fey. 

Hanno lasciato però misteriosamente questo mondo quasi un secolo fa, svuotando le loro città costruite tra gli alberi.

In loro assenza, una figura conosciuta come “The Magi” emerse da un portale misterioso, portando un manufatto chiamato “La Spola Del Destino”.

Il suo potere è in grado di piegare le anime alla sua volontà e ora, l’intera foresta si inginocchia a questa enigmatica maga. 

Tutti quelli che osano entrare nel suo regno, soccombono lentamente alla sua volontà venendo resi schiavi. 

Sono rimaste poche sacche di resistenza: avamposti sono stati stanziati lungo il perimetro del suo dominio e pochi eroi si avventurano nel cuore del suo potere, cercando di riportare la libertà. 

I pochi che fanno ritorno, narrano di un nome che ricorre nelle loro menti, il nome di una donna conosciuta come “Adrimon”. 

L’unica speranza per sconfiggere “Adrimon” risiede in potenti reliquie che voi eroi dovrete ricostruire, cercandone i relativi frammenti sparsi per tutta la Foresta di Greenflame, ma dovrete fare in fretta perché il suo potere cresce ormai di giorno in giorno…

….potreste essere l’unica speranza rimasta!

Squadra che vince non si cambia

Ed è questo il prologo, più o meno, con cui si apre questo secondo volume della serie HEXplore.it, serie ideata e creata da Jonathan Mariucci, per 1-6 giocatori.

Questo secondo volume si chiama “The Forests Of Adrimon” ed è uscito nel 2018, mentre è  in produzione anche il terzo volume “The Sands Of Shurax”

Come già preannuncia questo secondo volume, questa volta le nostre avventure saranno ambientate nella fitta foresta di Greeflame, fatta di paludi, altopiani, rigogliose foreste e boschi impenetrabili.

Questa volta la minaccia viene da una maga, una certa Adrimon che dalla sicurezza della sua cittadella, ha reso schiava e piegato al suo volere la popolazione e, come al solito, toccherà a noi sventare questa nefasta minaccia.

Le meccaniche di gioco, chiaramente anche per questo secondo volume, sono le stesse di “The Valley Of The Dead King” (primo volume della serie, ndr), basate quindi sul sistema ideato da Mariucci, con alcune differenze però, che ne variano la giocabilità e longevità, andiamo vedere di cosa si tratta.

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Il Richiamo della Foresta

Chi si è già cimentato con il primo volume della serie, si ritroverà a casa sfogliando il manuale di gioco, il quale è impostato esattamente come il precedente.

Dovremo quindi creare i nostri personaggi scegliendo tra classi e razze, effettuare il setup e siamo pronti a giocare.

Nulla è di fatto cambiato in questo nuovo capitolo, il manuale ci guiderà passo passo attraverso tutte le fasi che, per chi invece fosse nuovo all’esperienza, la prima volta non sarà di semplice digestione.

Il manuale è molto esaustivo e con numerosi esempi ma le cose da fare sono sempre tante e il sistema di gioco, pur avendo i suoi automatismi, chiederà al giocatore una certa dose di memoria per poter effettuare i passaggi corretti anche durante il gioco.

A questo proposito, verranno in nostro aiuto le tanto utili quanto agognate schede riepilogative, le quali saranno la nostra ancora di salvezza durante tutta la partita.

Le fasi di gioco sono sempre le stesse e sono le seguenti

  • movimento degli eroi
  • in base a come ci si è mossi e dove si è arrivato, dovremo tirare i dadi da 10 per le  nostre skill
  • risolvere le carte Circostanze, se necessario
  • risolvere gli eventi dei vari luoghi di esplorazione, se mai dovessimo fermarci in uno di essi
  • in ultimo, la fase del nemico, in questo volume  Adrimon

Non staremo qui a sviscerare le regole nel dettaglio, per questo vi rimandiamo comodamente alla recensione del primo volume The Valley Of The Dead King, andiamo invece a vedere quali sono le differenze tra questi primi due volumi.

Classi e razze.

Le categorie di classi sono rimaste invariate, potremo scegliere quindi se essere degli Striker, Assist, Healer, Sapper o Utility e potremo scegliere tra ben 8 nuove classi da giocare, ognuna ovviamente con le proprie caratteristiche ed abilità

Per quanto riguarda le razze invece, ne avremo ben 12 nuove, incentrate naturalmente sulla natura, avremo quindi l’Elfo dei Boschi, la Fata, il Fauno e così via. 

Potremo quindi creare il nostro eroe avendo a disposizione numerose combinazione tra classi e razze e, considerando che potremo sempre utilizzare anche quelle del primo volume, questo si traduce in infinite possibilità

Luoghi di interesse

Per quanto riguarda invece i luoghi esplorabili e visitabili, anche qui ne avremo di completamente di nuovi:

  • Battle Site. In questi luoghi sacri, gli eroi potranno effettuare importanti attività quali curarsi, resuscitare un compagno caduto, ricostruire le reliquie, premesso abbiate tutti i componenti necessari oppure chiedere un favore speciale, una volta per partita, in base a dove ci si trova
  • Wayposts. Questi sono accampamenti di fortuna, dove gli eroi possono acquistare, con il denaro guadagnato, numerosi oggetti o servizi, utili risorse durante l’avventura
  • Elowen’s Grove. In questi luoghi nascosti nel fitto della foresta, potremo interagire con le Driadi che, in cambio non di denaro ma di varie essenze della natura, potranno curarci in vari modi, potremo venire in possesso di particolari reliquie e altre cosucce sempre utili alla nostra missione
  • Enthralled Cities. Queste particolari città sono luoghi molto pericolosi, dove però gli eroi possono venire in possesso, esplorando l’area, di equipaggiamento che ci permetterà di aumentare le nostre skills. cosa molto importante se vogliamo portare a casa la pelle
  • Le Sentinelle. Questi costrutti agli ordini di Adrimon, appariranno in gioco in circostanze precise e i renderanno la vita difficile perché saranno ossi dura da abbattere, dovremo quindi muoverci con attenzione sulla mappa per non incappare in uno di loro

I Boss

Non potevano mancare di certo i Boss che anche in questo caso sono numerosi e letali, ne avremo ben 10 compresa Adrimon: The Magi. Inutile dire che dovremo equipaggiarci a dovere e aumentare di molto le nostre abilità prima di poter anche solo affrontare anche quelli più deboli.

Le Reliquie

Questa è una delle novità di questo secondo volume. All’inizio del gioco verranno estratte 4 reliquie, che saranno fondamentali per sconfiggere Adrimon. Queste saranno posizionate nella Relic Bar insieme alle carte Destinazione e, per poterle riforgiare dovremo vagare in lungo e in largo per trovare i rispettivi frammenti in cui sono state smembrate.

A differenza del primo volume, in questo caso avremo a disposizione il doppio dei luoghi esplorabili.

L’Acropoli Magi

Altra novità è la cittadella di Adrimon. Questo è il luogo dove si terrà lo scontro finale ed è da qui che Adrimon dispensa morte e distruzione ovunque. Durante la fase del nemico, il Fato aumenterà di uno e ne terremo traccia tramite un apposito segnalino. Ogni 6 punti Fato, un costrutto Sentinella verrà generato sulla board di gioco. Mentre se, durante la fase di gioco i punti fato dovessero salire a 10 o oltre, Adrimon attaccherà direttamente i giocatori

Per quanto riguarda il resto, il gioco come abbiamo detto in precedenza è rimasto sostanzialmente invariato. Sono presenti delle migliorie o aggiunte qua e là ma niente che abbia stravolto le meccaniche, non staremo qui ad elencarle tutte perché sono delle varianti che scoprirete giocando ed assolutamente marginali rispetto alle vere novità elencate sopra.

Anche il combat system o la risoluzione delle carte Destinazione o Circostanze sono rimasti invariati, con qualche piccola aggiunta.

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Materiali

I materiali sono praticamente rimasti invariati sia in quantità che qualità. La mappa in questo caso rappresenta un mondo immerso nella natura e il bosco di Greeflame si presenta ben disegnato con colori vivaci e pieno zeppo di location da esplorare. In effetti la mappa di gioco invoglia veramente i giocatori a scoprire i segreti che si celano dietro ogni sfida, dietro ogni scontro e questo grazie soprattutto al comparto grafico, sempre di altissimo livello anche quando si parla di schede dei boss o delle rappresentazioni delle varie classi.

Sono presenti i soliti dadi da 10 divisi per colore per ogni giocatore, il dado da 6 e quello da 8 per le altre meccaniche di gioco.

Anche in questo caso abbiamo due miniature, sempre della Reaper, una che rappresenta il gruppo di personaggi e l’altra la cittadella che, rispetto alla miniatura del Re dei Morti del primo capitolo sicuramente fa una più bella figura, in quanto occupa ben 7 esagoni e rende bene l’idea dell’egemonia di Adrimon.

Concludono i pennarelli riscrivibili, anche qui il solito consiglio di pulire bene le schede a fine serata e il fondamentale libro delle storie. Anche qui naturalmente abbiamo lo Storybook, che dovremo leggere al momento opportuno quando ci verrà richiesto da una carta specifica, una situazione o quando incontreremo per la prima volta o un mostro o un boss.

Almeno le prime due o tre partite varrebbe la pena di consultarlo per addentrarci ed immedesimarci ancora meglio nell’ambientazione offertaci da questo secondo volume. 

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Conclusioni

Che dire, questo secondo volume sarebbe potuto essere un more of the same del primo, inserendo all’interno del comparto di gioco, già di per se solidissimo, solamente più mostri, più boss o circostanze.

Invece, pur non stravolgendo le meccaniche di base e pur non aggiungendo chissà quali enormi novità, il gioco risulta comunque diverso, a suo modo dal predecessore.

Quando si gioca a “The Forests Of Adrimon”, si ha proprio la sensazione di trovarsi all’interno di rigogliose foreste o pericolose città magiche, la sensazione di esplorazione è forte e la voglia di scoprire nuove storie e soprattutto pompare a dovere i personaggi, ci spingerà ad andare avanti senza accorgercene.

Certo, rimangono le poche ombre presenti anche nel primo volume, che rappresentano sempre lo scoglio della lingua (per chi non mastica bene l’inglese ovvio, ndr) e l’ estrema dipendenza dalla fortuna, ma di questo ne abbiamo già parlato abbondantemente nel precedente articolo ( QUI ).

Anche in questo caso, avremo la possibilità di variare il gioco in diversi modi, chiaramente illustrati alla fine del manuale. Inoltre, non dimentichiamoci che potremo fare un merge tra il primo e il secondo volume utilizzando tutti i componenti di entrambe le scatole, aumentano praticamente all’infinito l’esperienza di gioco in termini di situazioni, nemici da sconfiggere e combinazioni di personaggi da utilizzare.

Questo secondo volume, The Forests Of Adrimon ci ha convinto molto, ritenendolo anche superiore al primo, The Valley of The Dead King.

Ora che sarete affamati di fantasy è il momento buono per farvi un giro su Magic Merchant.


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