mercoledì, Dicembre 11, 2024
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Shadow of the Ninja Reborn – La nostra recensione

La rinascita dei Ninja

Abbiamo messo le mani su Shadow of the Ninja Reborn, remake di un classico Run ‘n Gun che rese felici e isterici numerosi possessori di NES.

Sulla falsa riga di Ninja Gaiden, Shadown of the Ninja (Natsume – 1990) proponeva una soluzione di gameplay simile e molto hardcore. Non è ricordato negli anni come invece è ricordato Ninja Gaiden ma risulta un buon titolo e ancora oggi c’è chi lo incorona come una delle più appaganti esperienze in cooperativa del genere.

Ed ecco quindi che Tengo Project (NatsumeAtari), già developer degli ottimi Wild Guns: Reloaded e Ninja Saviours: Return of the Warriors, ha ben pensato di riportare alla luce questo titolo.

Scappa e spara, anzi affetta!

Shadow of the Ninja Reborn ripropone fedelmente la formula dell’originale. Nei panni di Hayate o di Kaede, ci si dovrà fare strada in diversi livelli 2D uccidendo nemici su nemici, procurandosi potenziamenti, fino ad arrivare al boss di turno. I nostri fedeli amici di scorribande sarranno una fedele Katana per gli attacchi ravvicinati e il Kusarigama per quelli a distanza.

I potenziamenti spazieranno tra diversi oggetti di offesa come shuriken, bombe, palle dentate etc etc e oggetti di recupero energia (ad esempio degli ottimi onigiri, ndr) e bevande che potenzieranno temporaneamente l’attacco.

Un sola barra di energia e niente vite extra. Questo significa che a barra terminata si arriverà all’impetuoso Game Over, dovendo così ripetere il livello in corso dall’inizio o, se il livello prevede stage intermedi, dall’ ultimo appena visitato.

Il tempismo sarà la chiave della vittoria anche perchè i vari potenziamenti o supporti ottenuti andranno selezionati premendo un apposito tasto e selezionati da uno slide a scorrimento.

L’intervallo di tempo necessario alla selezione di ogni item dovrà essere incastrato alla perfezione all’interno delle giuste finestre di opportunità, pena vedere un bel Game Over a schermo.

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, a voi la scelta.

La parte tecnica è di alto livello. La veste grafica mantiene la sua caratteristica pixel-art ma si spinge verso livelli di dettaglio e animazione altissimi. Il ritmo di gioco è ben ponderato anche se a tratti potrebbe risultare frustrante a chi non è abituato agli stilemi dei giochi di questo genere.

Peccato si riscontri qualche input-lag che mina alcune sezioni piuttosto frenetiche del gioco in particolare alcune sezioni platformer dove tempismo e precisione la fanno da padrone.

La soudtrack è assolutamente” in palla” e mantiene alto l’interesse durante il gameplay.

Inoltre il gioco è godibilissimo in due, anzi, se avete modo di giocate in coop locale, questo titolo saprà sicuramente donarvi divertimento assoluto.

La vera pecca risiede nelle misere opzioni di contorno, praticamente assenti se non per uno shop dove poter sbloccare armi alternative con le quali iniziare una nuova run.

Non c’è nulla, oltre al gioco, che vada la pena di provare, nessun time-trial o modalità speedrun, nessuna galleria, nessun personaggio extra, nemmeno uno stralcio di gameplay dell’originale che a mio avviso, in questo tipo di riedizioni, è sempre cosa ben gradita e di assoluto valore.

Che dire, Shadow of the Ninja Reborn risulta essere un buon gioco, tecnicamente ben fatto e molto molto godibile nel suo essere arcade.

Mi sento di consigliarlo agli amanti dell’originale e agli sfegatati dei Run ‘n Gun in generale. Per gli altri, magari cercate qualcuno che lo possiede per passarci qualche ora in coop e nulla di più.

Augh!