giovedì, Aprile 25, 2024
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Blood Rage – Conquista, sangue e gloria

blood rage meniacL’ aspetto gestionale, mai pesante, ben realizzato e contestualizzato mi ha fatto innamorare di questo gioco.

 

La fine del mondo

Se c’è un gioco che merita di essere giocato almeno una volta questo è di certo Blood Rage. Il gioco, edito da CMON e pubblicato in versione italiana da Asmodee ( 2-4 giocatori, età 14+ ) , ci vedrà impegnati nel guidare un clan vichingo alla conquista di terre, saccheggiando villaggi, mentre il mondo, o meglio Midgar, sta per finire ad opera del Ragnarök.

Nel caso di Blood Rage siamo di fronte ad un titolo particolare che nonostante appaia a prima vista come un american tutto miniature e mazzate, in realtà affonda il suo gameplay nella strategia e nella gestione, rivelando un cuore german.

blood rage meniacIl setup del gioco è piuttosto veloce, come abbastanza veloce è l’ apprendimento delle regole. Ogni giocatore guiderà un clan composto da un capo, 8 guerrieri e una nave. Ad ogni giocatore verrà anche data la relativa scheda clan la quale permetterà di controllare tutte le proprie statistiche e gli upgrade apportati sia al clan sia a singoli elementi che lo compongono.

Ogni clan inizierà con dei valori predefiniti di Furia, Asce e Corvi. La furia rappresenta i punti azioni, le asce i punti gloria guadagnati in caso di vittoria in battaglia, i corvi il numero massimo di miniature che potremo far scendere in campo.

Su un’ altra scheda si terrà invece traccia dei progressi del Ragnarök, o meglio verranno scanditi i passaggi che porteranno alla distruzione di una determinata regione, il tutto organizzato in tre ere. In ultimo si posizionerà una scheda Valhalla che ospiterà i vichinghi periti in battaglia.

Si passa poi alla composizione del proprio mazzo di carte, diviso in 3 tipologie: carte battaglia, carte miglioria e carte impresa. Ogni era avrà il suo mazzo e sarà da questi che i giocatori si approviggioneranno. La fase di scelta delle carte, chiamata nel gioco ” Doni degli Dei “, avviene tramite draft: si inizierà con un pool di 8 carte per giocatore fino a tenerne 6 in mano, scartando le ultime due.

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Le ere della distruzione

A seconda del numero di giocatori al tavolo si avranno fin da subito alcune regioni di Midgar distrutte e che quindi non potranno essere conquistate.

Ogni era sarà scandita da fasi ben precise: doni degli dei ( draft ), azione, fase di scarto, imprese, distruzione, ritorno dal Valhalla.

blood rage meniacNella fase di azione, un giocatore alla volta, deciderà come gestire il clan grazie ad un  set di possibilità come invadere, marciare, saccheggiare, migliorare o votarsi ad un’ impresa.

Ogni azione che verrà intrapresa costerà punti furia oppure sarà gratuita. Quando un giocatore avrà terminato la propria furia non potrà più effettuare azioni durante l’ era in corso.

Terminata la furia di ogni clan si passerà alla fase di scarto e ogni giocatore che avrà ancora carte in mano dovrà tenerne al massimo una scartando tutte le altre. Nella fase imprese invece si verificherà se una o più delle imprese a cui il giocatore si è votato sono state soddisfatte. Si arriverà quindi alla fase di distruzione dove la regione indicata verrà divorarata dal Ragnarök e non sarà quindi più disponibile. In ultimo tutti i vichinghi sconfitti in battaglia e posizionati nel Valhalla torneranno in mano la giocatore. Inizierà così una nuova era seguendo lo stesso ciclo di fasi.

Mi fermo qui nel riassumere quanto accade al tavolo perchè sarebbe estenuante andare all’ interno di ogni dettaglio.

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Per l’ onore e la gloria

Blood Rage è un gioco che parte in sordina e piano piano esplode. L’ avanzare delle ere e il restringersi del campo d’ azione porta inevitabilmente i giocatori ad utilizzare tutte le loro carte in mano e a darsi battaglia per conquistare l’ ultimo bottino depredabile. Sarà fondamentale riuscire a portare a termine le proprie strategie, che possono essere piuttosto varie, altrimenti vedremo gli altri giocatori avanzare inesorabilmente verso la gloria eterna mentre noi faticheremo ad acquisire punti.

Sta al giocatore decidere se focalizzarsi sulle imprese o sul saccheggio, se partecipare alle battaglie e volutamente perderle in modo da poter guadagnare punti grazie all’ onore della morte e al ritorno dal Valhalla ( qui si affonda nella mitologia vichinga, ndr ). Vien da se che il draft è una parte fondamemtale dell’ esperienza di gioco. Sarà proprio grazie alle carte che tutto il nostro percorso avrà un senso e un mazzo troppo variegato e poco specializzato spesso non darà buoni frutti.

blood rage meniacInoltre altra caratteristica che adoro è il dover puntare sul far aumentare le statistiche del proprio clan in quanto arrivando a livelli leggendari, al momento del conteggio finale, si guadagneranno fior di punti grazie alla potenza dei nostri combattenti, oltre che permetterci maggiori possibilità durante l’ evolversi delle ere.

Sul fronte materiali non c’ è poi molto da dire. Miniature spettacolari, un  tabellone evocativo con tanto di albero cosmico di Ygddrasil al centro e un artwork impeccabile rendono perfetta l’ atmosfera di gioco, creando il giusto mood al tavolo. Il colpo d’ occhio è spettacolare, specialmente quando inizieranno ad entrare in campo le miniature dei mostri che aumenteranno ancora di più l’ immersione all’ interno della mitologia norrena. Forse forse l’ unica vera pecca che ho riscontrato è relativa alla dimensione della carte che sono piuttosto piccole, dettaglio che alla fine non inficia di certo nell’ economia di gameplay generale del titolo.

Ma la cosa che più amo di questo gioco è il suo saper sorprendere in diverse situazioni. Anche le battaglie più scontate potrebbero risolversi in modo inaspettato e il saper gestire il fallimento per la gloria è una meccanica che mi ha piacevolmente sorpreso.

Parlando della scalabilità il gioco si comporta in maniera egregia in quanto il dover distruggere X regioni in base al numero di giocatori presenti al tavolo permette di mantenere sempre la giusta dose di tensione senza annoiare. Di certo in 2 giocatori si perderà un pò di mordente visto che si abbasseranno di molto le variabili di gameplay ma nonostante ciò, anche al minimo dei giocatori, non è che il gioco sia da buttare.

Blood Rage è un titolo che mi ha rapito. L’ aspetto gestionale, mai pesante, ben realizzato e contestualizzato mi ha fatto innamorare di questo gioco.

Blood Rage incolla al tavolo e credo che ciò basti per consigliarne l’ acquisto.

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