martedì, Maggio 14, 2024
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Overboss: A Boss Monster Adventure – La nostra recensione

Un gioco godibile, dall’ artwork stupendo e dalle meccaniche semplici che riesce bene a riempire dei pomeriggi uggiosi senza dover spremere troppo le meningi

Terre di Arcadia

Le terre di Arcadia, un regno dove risiedono grandi entità maligne, sovrani di dungeon zeppi di pericoli ma altrettanto zeppi di golosi tesori. Terreno fertile quindi per avventurieri di ogni tipo.

Overboss : A Boss Monster Adventure ( Brotherwise Games / 1-5 giocatori / età 8+ ), come si evince dal nome, è un gioco che riprende l’ immaginario di Boss Monster ( gioco che adoriamo e che abbiamo recensito QUI in quasi tutte le sue versioni/espansioni ) ma che cambia totalmente aspetto e forma, pur mantenendo il concetto alla base del gioco originale.

Mentre in Boss Monster sarà nostro compito, vestendo i panni dei cattivissimi Boss, dare vita a letali dungeon nel quale far perire malamente i coraggiosi avventurieri, in Overboss invece dovremo dar vita alla più letale mappa di Arcadia.

E già qui mi verrebbe da dire ” figata “, ma andiamo con ordine.

overboss a boss monster adventure meniac recensione 4

Giochiamolo

Overboss ha una setup rapidissimo. Si distribuiscono le plance giocatore, che altro non sono che una rappresentazione a griglia delle terre di Arcadia.

Poi si scelgono 5 tipologie di terreno/luoghi tra quelli disponibili ovvero Foresta, Cimitero, Palude, Cave, Accampamenti, Castelli, Isole di Nuvole, Vulcani, Templi di Evocazione, Deserto. Si prenderanno poi tutte le relative tessere terreno e si mischieranno, aggiungendo le tessere Dungeon, per creare la pila di pesca, rigorosamente a faccia in giù.

Poi, nell’ apposito sacchetto, andranno posizionati tutti i token mostro che riportano la stessa icona terreno tra quelli scelti, i relativi token cristallo, tutti i token portale e in ultimo i token miniboss.

Fatto ciò, dalla pila delle tessere terreno ne scopriremo 4 e pescheremo altrettanti token dal sacchetto associandoli casualmente alle tessere scoperte in modo da costituire un mercato. Pronti.

Durante il proprio turno il giocatore dovrà scegliere una delle tessere terreno disponibili e piazzarla, dove vuole, su uno degli spazi liberi della propria plancia. Contestualmente alla tessera terreno scelta dovrà anche prendere il token associato e posizionarlo sulla tesser,. eccezion fatta per i cristalli, i portali e le tessere terreno “dungeon” che non potranno espitare alcun elemento.

Pian piano, turno dopo turno la plancia di ogni giocatore inizierà a riempirsi di luoghi e mostriciattili vari, dando vita alla propria versione del letale mondo di Arcadia.

Una volta che tutti avranno riempito la propria plancia la partita avrà fine e il giocatore che avrà totalizzati più punti sarà il vincitore.

Punti, già punti. Posizionare le tessere, a seconda della loro tipologia e a seconda di quale token campeggerà sulle stesse – solo un token max per tessera – farà collezionare più o meno punti.

Ad esempio più tessere foresta avremo e più il punteggio sarà alto oppure tutti gli accampamenti con stendardi differenti faranno lievitare il punteggio o ancora, più paludi adiacenti avremo e più punti totalizzeremo. A questo si aggiungono anche i bordi della plancia, raffiguranti montagne o mare. Quindi apposite tessere terreno, posizionate adiacentemente a montagne o mare varranno punti extra. In ultimo i cristalli che una volta collezionati sigleranno tanti punti quante solo le tessere della stessa tipologia che abbiamo utilizzato.

Poi ci sono loro, i mostri. Ogni mostro ha un habitat preferito e quindi il posizionarli sulle tessere giuste aumenterà il nostro bottino di punti. Stesso vale se riusciremo a creare delle file orizzontali o verticali, chiamate bande di mostri, contenenti la stessa tipologia di mostro.

Direte voi…ma se si pescano i mostri casualmente come si fa a posizionarli nel loro habitat corretto oppure creare file di mostri dello stesso tipo? E qui entrano in gioco i portali.

I portali, una volta attivati nel proprio turno, ci permetteranno di cambiare posizione ad un massino di due token sulla mappa. Potremo quindi spostare un mostro da una tessera ad un’ altra attualmente libera e conseguentemente posizionarci sopra un altro mostro da un’ altra tessera oppure scambiare la posizione di due mostri.

Avremo a nostra disposizione anche un’ apposita area nella plancia chiamata ” tana “. Qui andremo a posizionare token portale, token cristallo e token mostri, se non utilizzati.

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Tiriamo le somme

Che dire. La forza di Overboss è sicuramente nell’ immaginario che riesce a creare. Ad esempio il solo veder nascere sotto i propri occhi un mondo in pieno stile 16bit, che innegabilmente riporta alla mente, almeno la mia, il mondo di cult quali The Legend of Zelda: A Link to the Past, è pura magia.

Pertanto l’ artwork del gioco è super-promosso anche perchè le tiles sono deliziose e piene di piccoli camei videoludici. Stesso dicasi per boss, miniboss e mostri ( ma a questo ci aveva già abituato il buon Boss Monster, ndr ).

L’ iconografia è impeccabile e dopo pochissimi minuti avremo tutto chiaro. I materiali sono di altissima qualità e la box è curata in ogni dettaglio, organizer compreso e tray trasparente per tenere ben saldi tutti i componenti. Top!

Fondamentalmente parliamo di un gioco di posizionamento di tessere e collezione di set, semplice e diretto dove saziarsi a fine partita con una ricchissima insalatona di punti.

Il gioco offre anche diverse varianti. Infatti vi starete domandando che fine hanno fatto i temibili Boss. Ci sono, ci sono, non abbiate timore: Overboss permette di scegliere tra ben 10 Boss.

Una delle varianti è proprio quella di inserire anche il mega-super-cattivone. Quindi ogni giocatore potrà scegliere un Boss nella fase inziale e beneficiare della propria abilità unica, utilizzabile una sola volta per partita ed inoltre attivarne il bonus punteggio.

Poi c’è la possibilità di scegliere una plancia di gioco più ampia. Infatti ogni plancia è a doppia faccia. Su una c’è una griglia 4×3 mentre sull’ altra una griglia 4×4.

Infine è possibile aggiungere al gioco anche le carte comando. Queste carte ( 4 per ogni giocatore ) potranno essere attivate riuscendo a posizionare tessere terreno come indicato dalle carte stesse. Una volta completati i pattern, la carte relative si potranno scartare per attivarne gli effetti.

Ma occhio…gli effetti saranno globali ed andranno ad influire su tutti i giocatori, noi compresi.

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Ah, dimenticavo… è prevista anche la modalità in solo che permetterà di seguire una sorta di campagna ad obiettivi. La modalità di gioco rimane pressoché invariata, al netto di alcune regole differenti nella gestione del mercato. Divertentissima, ben studiata e sfidante allo stesso tempo.

Overboss: A Boss Monster Adventure è un gioco immediato, semplice da spiegare ed imparare. Un gioco piacevole che s’ intavola in pochi attimi ed è capace di far inanellare diverse partite una dietro all’ altra, complice anche un timing per partita molto contenuto ( max 30 minuti a volerla tirare lunga ).

La longevità è buonissima grazie ai diversi tipo di terreno che possono essere combinati e grazie alle varianti che si possono applicare per rendere la sfida più o meno di peso, sempre leggero come peso, sia chiaro.

Tempi morti zero, insomma diciamocelo chiaro…per creare tempi morti in questo tipo di giochi ci si deve mettere d’ impegno. A seconda delle varianti che decideremo di giocare aumenteremo l’ interazione indiretta e porteremo al tavolo anche un pizzico d’ interazione diretta, che non guasta mai, grazie alle carte comando.

Overboss in definitiva è un buon titolo da intavolare quando si ha voglia di giocare qualcosa molto friendly e family. Tenete conto che siamo riusciti, con qualche aiutino, anche a giocare insieme alla nostra bimba di quasi 6 anni.

Non parliamo di un capolavoro del genere ma è un gioco godibile, dall’ artwork stupendo e dalle meccaniche semplici che riesce bene a riempire dei pomeriggi uggiosi senza dover spremere troppo le meningi.

Vi consigliamo di tenere d’ occhio Magic Merchant.

Augh.


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