giovedì, Marzo 28, 2024
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Call of Duty : Modern Warfare – La nostra recensione

Non mi resta che richiamarvi all’ordine e radunarvi sul campo di battaglia per spararci qualche colpo insieme. Come recita un altro famoso game di Bethesda : “La guerra non cambia mai”  anche se stavolta per qualcuno è cambiata eccome…

La guerra non cambia mai? Stavolta si …

Senza fretta , senza rincorse al click facile ed ai titoloni ingannevoli , proveremo con mente fredda ad analizzare con massima trasparenza ed onestà il “nuovo” (virgolette d’obbligo) Call of Duty : Modern warfare .

Il “nuovo” tra virgolette è dovuto al fatto che tanto per cominciare questo capitolo ritorna tra le grinfie della regia di Infinity Ward, lo stesso team che partorì l’ indimenticabile omonimo,  poi rimasterizzato, capitolo che ha riservato un posto speciale nell’angolo del cuore di ogni affezionato della serie; non resta che chiedersi e capire quindi se il frutto delle fatiche di programmazione e sviluppo del team abbiano anche questa volta soddisfatto e galvanizzato la foltissima fanbase del gioco.

Inizio col dire che scrivere di COD non è mai semplice , almeno per me. Proverei le stesse difficoltà a scrivere di FIFA o PES…..perché? La risposta è semplice; a cadenza annuale l’appuntamento con COD ed i titoli sopra citati si ripete puntuale, ci si può quasi rimettere l’orologio. Ogni anno si crea un’aura di rivoluzione attorno a queste pubblicazioni che poi alla fine , Pad o Keyboard alla mano, tutta questa rivoluzione non la si tocca più di tanto.

Questo Modern Warfare viene introdotto sul mercato in un periodo non proprio brillante per il brand, dove a farla da padrone ci sono ancora i battle royale e dove la sensazione di smarrimento degli utenti “coddari” è palpabile e mostra sempre più visibilmente l’accenno di un broncino al labbro, colpa di un appiattimento creativo che gli ultimi Cod sfornati hanno palesato nel mostrarsi al proprio pubblico.

La “Rivoluzione”, come accade 10 volte su 10 per queste grandi serie di videogames, è più un fattore interno agli sviluppatori piuttosto che un qualcosa che il videogiocatore si ritrova in mano. Riguarda il riformulare , il re-interpretare ciò che era stato estromesso da un capitolo precedente della stessa serie o l’introduzione di modalità già ideate da altri team di sviluppo rivali (in termini commerciali) ma che risulta nuovo e appunto , rivoluzionario, per la fanbase di un determinato videogioco.

A volte riguarda invece soltanto la necessità di fare quel passo in avanti a livello grafico. Per quanto riguarda COD, tra motori grafici , la responsività dei comandi e quant’altro, la serie era arrivata secondo me al punto di non ritorno.

Call of Duty Modern Warfare meniac 7

Come mi chiesi anche per COD BO2  mi ritorna in mente  lo stesso punto interrogativo  : 12 mesi tra una pubblicazione e l’altra sono sufficienti ad implementare nuove meccaniche di gameplay o ad introdurre delle vere e proprie novità? Ancora oggi non so darmi una risposta definitiva. Mi viene da rispondermi che le novità sono relative al destinatario a cui verranno indirizzate .

L’unica costante , da giocatore di COD di vecchia data è sempre stata , e posso confermarlo anche con questo ultimo capitolo , un gunplay unico e molto probabilmente inimitabile e divertente da vivere sul proprio controller . Ho tirato prima in ballo FIFA e PES perché hanno un tratto in comune con COD (oltre al fatto di uscire con la stessa frequenza) :  il miglioramento della componente grafica…e ahimè…poco più in termini di innovazione.

Nessuno fraintenda , non ho personalmente astio o antipatia alcuna per questi giochi , serie COD compresa , ma da videogiocatore di vecchia-vecchissima data non posso non notare , magari sbagliando, che il brand cerca di cavalcare, da alcuni anni a questa parte, l’onda del successo intesa, in termini spiccioli, come quello che “tira di più/va per la maggiore” al momento.

Il fatto è che, numeri alla mano , Call of Duty produce indici pazzeschi in termini di vendite e questo potrebbe derivare proprio da questo “cavalcare” il gusto dei videogiocatori più attuale , ma mi domando io nel mio piccolo, perché non provare a sperimentare qualcosa di nuovo ?

Purtroppo c’è sempre o un ritorno alle origini , o un ricalco di terreni già calpestati , tanto si sa … i videogiocatori compreranno lo stesso il nuovo COD. In termini economico-aziendali , di profitto , di successo e continuità lavorativa non possiamo puntare il dito con chi in questo settore ha dimostrato che sa starci e anche di brutto , ma mi permetto di sottolineare come il gaming debba tutto o quasi ai grandi pionieri della mia infanzia (ho 39 anni) , dove quasi ogni videogioco aveva come una missione sacra caricata sulle proprie spallucce : la  missione era innovare e spingere sempre un passettino oltre il gaming conosciuto e questo particolare non era stato richiesto da nessuno.

Potete stare comunque tranquilli , perché il nuovo COD mantiene alcuni peccati che lo caratterizzano nel bene e nel male da sempre in alcune componenti , ma certamente a questo giro si è sforzato e molto (e ci si accorge di questo sin dalle prime ore di gioco) di cambiare strada , tirare una riga e ripartire da zero da nuovi capi saldi .

Call of Duty è tornato ed è cambiato .

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Voglio andare a vivere in campagna

Sperando di non essermi tirato addosso le antipatie dei “coddari” più radicati in apertura di articolo andiamo a sviscerare l’ultima fatica di Infinity Ward (Sviluppo) ed Activision (Publisher) con estrema serenità.

A voi qualche numeretto statistico : al momento in cui sto scrivendo queste righe posso informarvi che il titolo è già il videogioco più venduto anche in Italia, oltre che UK ecc.ecc.. con un incasso di circa 600 milioni in soli 3 giorni dall’uscita sul mercato. Sono del tutto giustificati questi numeri da record? Si? No? Facciamo cosi’ , si ma anche no, tanto siamo ben abituati a certi numeri per COD , sarebbe strano il contrario.

Persino lo squallido Infinite Warfare ed il vecchio Ghosts hanno venduto moltissimo nonostante non avessero ne un’anima ne un briciolo di idea o nuova introduzione al proprio interno da offrire. Ma partiamo dalla campagna : dopo la passata esclusione di questa modalità e le ripicche di alcuni fan , a questo giro è stata re-introdotta , e come se è stata re-introdotta.

La campagna single player merita , di brutto. Come direbbe la guardia svizzera Huber alle prese col signor Rezzonico ed il vicino Gervasoni : “la campagna merita , ma di brutto ,brutto, brutto!!” . Questa è forte di una componente narrativa di ottimo spessore ed attuale in termine di svolgimento degli avvenimenti (Ottobre,2019); prende molto dalla regia a tinte a stelle e striscie Bay-ana di stampo action (Transformers,cit) , ed è in grado di calare completamente il giocatore nel pieno dell’azione di attacchi terroristici , fasi stealth e variazioni di scenari bellici che si susseguono via via completando la storia.

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In guardia eh..ovviamente chi giocherà la prima campagna della sua vita su COD avrà le stelline negli occhi e nelle orecchie (sound design stratosferico sia in single che in multi) mentre noi che ne abbiamo già divorate svariate ne saremo entusiasti , ma senza gridare al capolavoro. L’abilità più apprezzabile di questa nuova campagna è la capacità di provare con tutte le sue forze a non “stuccare” mai il giocatore grazie ad introduzioni , di missione in missione ,di elementi che modificano il gameplay in maniera stimolante per tutta la durata (6-7 ore circa) degli avvenimenti in-game.

Quello che potrà risultarvi indigesto potrebbe essere qualche script , ma ovviamente vi riguarderà solo se siete nuovi della serie. Chiunque abbia giocato almeno una campagna precedente di COD sa bene che lo spazio per approcci strategici e multipli alle missioni non è mai stato molto agevolato ne contemplato. Da segnalare anche le “chicche” o “avvenimenti moralmente significativi/segnanti” che la trama offre, ma lungi da me fare spoiler; vi basti sapere che a questo giro COD vi sorprenderà in maniera posivita per citazioni, scenari, comparto audio, aspetto tecnico/grafico ed un gunplay a dir poco eccellente.

Parliamo di weapons. È fondamentale non far passare mai in secondo piano caratteristiche come la velocità di movimento , la precisione in mira e la capacità di massimizzare i danni, anche se tutto ciò è decisamente reso più ostico (ma in senso buono) dalla vasta scelta a disposizione che vanta decine e decine di accessori per le pistole, una cinquantina per i fucili, tra ottiche, canne, laser, lancia granate di vario tipo, calci, caricatori ed ancora e ancora e ancora.

Non voglio gettare benzina al fuoco ma era quello che tutti ci aspettavamo da un nuovo COD. Francamente i modelli , le meccaniche ed il tratto distintivo di COD andava assoultamente ripensato, rivisto… in poche parole cambiato. Non mi si additi come un fan di Battlefield ma era marcato il divario tecnico tra le due produzioni , da cui COD ( e non c’è nulla di male , anzi … ) a mio modesto parere ha imparato qualche lezione (di sviluppo ed inventiva). Ripongo quindi quei 3 fucili che ho utilizzato per completare la storia nella cassa delle munizioni della mia stanza da gaming e dopo aver tirato un sospiro soddisfatto, mi sento in pieno diritto di dire che il gioco di Infinity Ward è comunque un’esperienza da provare assolutamente anche ai non amanti degli FPS.

Provare per credere.

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Multiplayer. La rivincita dei camperisti

“Classico”, “Guerra Terrestre” con mezzi, in cooperativa Survival, Spec Ops , serve altro? Io non credo se non l’aggiunta di qualche nuova mappa , ma sono fiducioso per il futuro ed i prossimi rilasci di Activision anche a conoscenza dei rumors rubati dal web che sussurrano già della futura inclusione di vecchie conoscenze come TERMINAL, tanto per citarne uno a caso.

Dobbiamo prepararci all’ennesimo corollario di DLC a pagamento che, anche dopo 25 anni da loro uscita, non accenneranno a scendere di 1 euro dal prezzo di rilascio? Probabile.

Nonostante tutto la piaga del multiplayer , che come detto vanta solide e variegate modalità giocabili, non sono i servers (disastrosi al lancio di WWII ad esempio) , non è il Ping della propria linea di casa e non sono i dannati Respawn “ad cazzum” con cui la serie ogni tanto ci ha deliziato nei capitoli precedenti.

La vera piaga dei giocatori online a questo giro sono loro : i camper .

Il camper , per chi non lo sapesse e per definizione , è quell’entità giocante che trascorre decine e decine di ore su un campo di battaglia spalmato al terreno dietro un oggetto che lo protegge parzialmente (la bocca del fucile deve poter puntare qualcosa) o appeso su di un campanile o comunque ad altezze più basse ed improbabili (una grondaia , un cassa di legno, un parafango dove neanche riesce ad entrarci per intero per esempio) da dove fulmina con i suoi colpi inaspettati ed infami il giocatore classico di COD che dal canto suo invece si muove e saltella a dx e sx per tutta la mappa come se avesse un habanero su per il buco di dove non batte il sole.

La cosa più esilarante di tutto ciò è che dopo stagioni di scherni e sfottò , passati a rushare in lungo ed in largo su mappe striminzite , questa volta il giocatore di COD , noto per l’astio verso lo stile statico che contraddistingue invece il player Battlefieldar , si ritrova, almeno per i primi giorni in cui deve capire come arginare la piaga del camper, immerso in una realtà di guerra a lui del tutto sconosciuta.

E sono più che sicuro che i server si saranno riempiti in questi primi giorni di giocatori provenienti proprio da Battlefield che si saranno trovati a loro agio fin da subito a differenza di chi ha vissuto il campo di battaglia con il solo COD nelle vene. Ok, la taglio qui questa riflessione , spero abbiate capito che si stava solo parlando , ma ve la butto li la domandona : e se lo sviluppo del gioco fosse indirizzato anche a raccogliere la fetta di pubblico dell’acerrimo rivale prodotto da Electronic Arts offrendogli un campo di battaglia e situazioni di design a lui più congeniali?

Tanto chi ama COD , come detto in apertura di pezzo , COD lo avrebbe acquistato lo stesso …e poi cosa c’è di meglio di sconfiggere il nemico (in termini di vendite)  usando le sue armi? E’ una delle regole più famose della guerra in fondo. Ok , STOP , chiudo qui lo spunto di riflessione , sperando che nessuno me ne voglia per i miei pensieri personali su queste due produzioni videoludiche che NON voglio comunque mettere a confronto. Anche perché le amo e le gioco entrambi da sempre.

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Torniamo quindi sul multiplayer e parliamo di mappe; che sono pochine già lo abbiamo detto, un paio di queste sono probabilmente troppo grandi per il deathmatch a squadre,  ergo mal pensate per quella modalità.Rimane il fatto che la questione mappe che tuttavia poggia sui gusti e le preferenze del videogiocatore (per fortuna); alcuni potrebbero sostenere che le mappe siano le peggiori mai concepite , alcuni l’esatto opposto , io sono tra quelli ad esempio che si collocano tra i sostenitori di queste ultime.

Vien da se che un vasto campo di battaglia spinga un pelo di più verso il conservarsi in termini di sopravvivenza e spinga più di un giocatore all’estraniarsi dalla lotta in prima linea , scegliendo le retrovie ed un atto di coraggio e valore in meno . Più scrivo e più il mio pensiero vola al purista di COD , che invito amichevolmente a godersi il prodotto e fare meno critiche su chi decide di giocare il gioco “camperando” , che in questi giorni sta mandando giù tanti di quei bocconi amari per queste variazioni che sono state introdotte alla serie e che hanno trasformato la frenesia adrenalinica e caratterizzante del brand in qualcosa che si classifica all’opposto di questi criteri.

La Guerra Terrestre mi sta dando diverse ore di sano intrattenimento ,anche se giocando , la fisica dei carroarmati ad esempio a volte fa morire dalle risate. Basti pensare che questi mezzi non sfondano barriere, non tirano giu pali della luce , non tranciano alberi e sulle barriere architettoniche di cemento si impennano. Ah , dimenticavo , i mezzi si danneggiano subito, non possono essere riparati per danni lievi ed esplodono che è un piacere (con voi dentro).

Addentrandoci in questioni più serie si potrebbero sollevare alcune lamentele sul bilanciamento del Time To Kill che forse è un po bassino e potrebbe indebolire il gunfight favorendo ancor di più la piaga dei camper di cui abbiamo parlato qualche riga sopra. Note ultra positive? Il cross play e stop alle barriere tra piattaforme , che nelle migliori delle favole sarà il primo passo verso un mondo migliore che sarà il primo passo verso la definitiva caduta della console-war che affligge una parte del nostro pianeta … perché uniti è sempre meglio .

Vi rivelo che ho preferito incentrare le note sul multiplayer di questo pezzo su discorsi un po più ampi fornendo pochissime nozioni se non l’essenziale su quello che c’è da sapere dell’online di COD MW per motivi che ritengo più che validi.

Innanzituto il titolo è stato appena rilasciato e nonostante l’estrema esigenza del pubblico che oramai è un tratto dominante degli ultimi anni , il gioco verrà continuamente aggiornato e migliorato come i suoi predecessori , o almeno ci saranno tentattivi in tal senso. Le grandi produzioni come questa non sono esenti da difetti, che sono comunque il frutto di un lavoro enorme in termini di sviluppo che con il tempo vengono 10 volte su 10 fixati o ricalibrati. Da par mio mi viene soltanto di dirvi che si , COD è migliorato , ed è in grado di tenervi incollati allo schermo per migliaia di ore.

Di passi tecnici in avanti ne sono stati fatti , vuoi per forza , vuoi per voglia di farlo. Chiunque ami il genere non ne rimarrà deluso e ne sono più che certo, ma fondamentalmente tutti i discorsi si basano principalmente sul proprio essere giocatori ed i propri gusti . Ritengo che ogni critica può essere presa in seria considerazione solo se riguarda l’effettiva impossibilità di giocare e godere a pieno delle funzionalità e le caratteristiche di un determinato prodotto e in queste non possono essere inclusi gli stili di gioco dei giocatori (camper) o la direzione o impronta che i developers stabiliscono per un gioco.

Non mi resta che richiamarvi all’ordine e radunarvi sul campo di battaglia per spararci qualche colpo insieme. Come recita un altro famoso game di Bethesda : “La guerra non cambia mai”  anche se stavolta per qualcuno è cambiata eccome…

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Notizie dal fronte. Bollettino di guerra

Siamo in fase di prima uscita del gioco e qualche “mancanza” ci può ovviamente stare ; voci e rumors dai campi di battaglia riferiscono che a qualche player con cross play attivo , la chat vocale da ps4 a pc non funziona ancora.

Da Ovest giunge voce che i pompa sono troppo devastanti anche da distanze quasi siderali e andrebbero “nerfati” al più presto, peccatuccio di gioventù.

Da Est viene invece riportato qualche malumore per le poche modalità e mappe disponibili al lancio.

Ma da Nord , Sud, Ovest ed Est il coro è quasi all’unisono e vede d’accordo la quasi totalità dei giocatori; la skill personale finalmente conta davvero e noi concordiamo in toto su questo. Sarà quindi determinante scegliere oculatamente cosa equipaggiare sulla vostra arma poiché il perk giusto avrà un impatto incredibilmente realistico sul modo in cui l’arma stessa vi risponderà , una vera e propria goduria pad/keyboard alla mano che si può tramutare in un inferno se equipaggeremo ad cazzum .

Strano ma vero , stavolta su COD la build ha un peso più che specifico e sarebbe auspicato ponderare bene le proprie azioni.

Questo Call of Duty: Modern Warfare lancia un invito, un invito maturo , per gamer più incalliti e tatticoni piuttosto che da cazzoni che sparano a destra e a manca al grido di “lascia like sul mio canale e segui i miei video”.

Che il gioco stia maturando e stia cercando di catturare l’attenzione di una fetta di publico più grandicella, o di chi è campato per anni su Battlefield ad esempio? Anche il fatto stesso di non aver trovato traccia finora di CASSE DA APRIRE  è un segnale importante su quanto detto poche righe fa .

Il fulcro è senza dubbio lo sviluppo/sblocco delle armi a disposizione e dei rispettivi perks alla ricerca della “build perfetta” che calzerà a pennello al proprio essere giocatore di un certo stampo.

Una ricerca, che come in passato, è un po’ il gioco nel gioco di COD e a questo giro è resa ancor più profonda e completa, capace di infognare gli appassionati del genere molto più a lungo di qualsiasi altro predecessore della serie.

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