giovedì, Maggio 16, 2024
PCPS4 / PS5VIDEOGAMESXBOX One / Series S|X

Memories of Mars – La nostra recensione

Memories of Mars sarebbe potuto essere un buon gioco se la community fosse stata più numerosa, così invece può essere facilmente lasciato cadere nell’oblio

Memorie dal pianeta rosso

Negli ultimi anni sono stati rilasciati sul mercato videoludico diversi titoli appartenenti al genere survival, giochi in cui le barre della fame e della sete saranno sempre lì a scandire il ritmo delle nostre azioni e la gestione delle risorse risulterà fondamentale per non vedere morire il nostro personaggio in men che non si dica.

Se da una parte abbiamo titoli single player come Subnautica o The Long Dark, dove troviamo anche una storia già scritta da seguire, dall’altra, titoli come ARK: Survival Evolved o Rust, puntano ad esperienze multiplayer online, dove vivremo la nostra personale storia, scontrandoci contro altri giocatori o nemici gestiti dall’ IA.

Memories of Mars rientra in questa seconda categoria, spingendo molto sulla raccolta delle risorse e sulla voglia del giocatore di costruire la propria base dei sogni sul pianeta rosso.

Memories of mars recensione meniac 1

Lonely, i’m mr. Lonely

In un titolo multiplayer trovarsi di fronte la schermata di selezione dei server con pochissimi giocatori online (almeno su Xbox One, piattaforma sulla quale abbiamo provato il gioco, ndr) non è un bel biglietto da visita.

Sicuramente non stiamo parlando di un titolo dall’ alto budget, tuttavia la desolazione che si presenta davanti ad un nuovo acquirente non fa ben sperare per il futuro del gioco.

Comunque, una volta scesi sulla superficie marziana, faremo la conoscenza del nostro clone di fiducia risvegliatosi abbastanza malconcio in una struttura sotterranea, che sicuramente ha visto sicuramente giorni migliori.

Iniziamo poi un lungo tutorial che di consente di apprendere tutte le meccaniche, assegnandoci degli obiettivi da seguire e guidandoci per le prime ore di gioco. Per quanto possa essere noioso, apprezzo molto questo tipo di approccio, al contrario di quei titoli che lasciano completamente la scoperta delle varie “cose” da fare al giocatore, situazione che può sfociare facilmente in frustrazione.

Dopo aver raccolto diversi materiali, grazie alla fida stampante 3D, possiamo costruirci diversi oggetti che vanno dalla scavatrice utile a velocizzare le operazioni di estrazione mineraria, alle armi per difenderci dai robot che pattugliano la superficie del pianeta e dagli altri giocatori (sempre che ne incontriate qualcuno!).

L’ultima parte del tutorial è dedicata a spiegarci come riuscire a costruire una base che diventerà il nostro punto di riferimento e dove potremo rimanere al sicuro mentre ci dedicheremo alla costruzione di nuovi depositi in cui riversare le risorse trovate e liberare il nostro inventario o creare nuove razioni da mangiare.

Infatti, come in ogni survival game che si rispetti, dovremo tenere d’occhio non solo la barra della salute, ma anche quella chiamata “nutrimento” e, visto la natura spaziale del titolo, non poteva mancare la barra dell’ossigeno.

Durante le nostre scorribande sulla superficie di Marte, troveremo dei condotti dove ricaricare l’ossigeno e casse abbandonate dove trovare cibo e altri materiali che ci permetteranno di allontanarci abbastanza dalla nostra base, anche se sarà meglio controllare bene il percorso che andremo a fare visto che il sistema di navigazione prevede solo una bussola in alto con l’indicazione dei gradi e del punto cardinale verso cui saremo diretti.

Devo essere sincero, avrei preferito una mappa più chiara e meno dispersiva, ma forse così si aggiunge anche quella componente di spaesamento data dalla superficie prevalentemente rocciosa e quasi tutta uguale del pianeta, dove gli unici punti di riferimento saranno alcune montagne e le strutture create dagli altri giocatori.

Memories of mars recensione meniac 6

Abbandonare la navicella

Come dicevo all’inizio, Memories of Mars è un survival multiplayer online dove ogni giocatore è libero di crearsi una propria storia, senza seguirne una preconfezionata dagli sviluppatori.

Il problema del titolo Limbic Entertainment è proprio la quasi totale assenza di persone che giocano sui server e quindi l’esperienza sarà molto limitata e un pò vuota vista la mancanza di un qualsiasi obiettivo oltre a quello di migliorare la propria base e girovagare su Marte.

Anche la comparsa di punti in cui poter avviare degli eventi PvP ne risente, rendendo praticamente questa feature inutile.

Alla fine il comparto tecnico non è neanche così male vista anche la presenza del ciclo giorno-notte che spesso crea dei giochi di luce davvero suggestivi.

In conclusione Memories of Mars sarebbe potuto essere un buon gioco se la community fosse stata più numerosa, così invece può essere facilmente lasciato cadere nell’oblio.


Memories of mars recensione meniac 3

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *