giovedì, Aprile 18, 2024
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Il Signore degli Anelli: Viaggi nella Terra di Mezzo – La nostra recensione

Il Signore degli Anelli: Viaggi nella Terra di mezzo è sicuramente uno dei migliori giochi a tema in circolazione.

 

Il nostro viaggio nella Terra di Mezzo

Il mio innaturale amore per il fantasy, scritto e da tavolo, viene da AD&D, HeroQuest e Lupo Solitario. Ho scoperto Tolkien poco dopo ( parliamo di fine anni 90 ) ed è stata una folgorazione; J.R.R. era riuscito a condensare tutto ciò che la mia fantasia produceva in maniera ossessiva all’ interno dei suoi romanzi.

Perciò l’ uscita de Il Signore degli Anelli: Viaggi nella Terra di Mezzo è stato per me un acquisto obbligato.

Ora, senza lasciarmi avvolgere da sentimentalismi high-fantasy di pura natura soggettiva vi parlerò del gioco.

Il titolo di Fantasy Flight ( 1-5 giocatori, età 14+ ), distribuito in edizione italiana da Asmodee, è un dungeon crawler app-driven ( anche se il termine potrebbe stare stretto ) che narra eventi accaduti in era pre-compagnia dell’ anello.

Una volta acquistato e “unboxato” mi ha lasciato un po’ interdetto. Mi aspettavo molti più materiali, più epicità nei contenuti. Mi sono detto: stavolta temo di aver preso una bella sola. Purtroppo non potevo constatare con mano perchè sono entrato in possesso del gioco 10 giorni prima che venisse rilasciata l’ applicazione, necessaria per dare il via alle danze.

Quindi ho atteso trepidante il 18 Aprile, leggendo e rileggendo il regolamento, per poter saggiare quanto di buono, o di male, ci fosse nel gioco.

Arriva il giorno fatidico, scarico l’ app ed emozionato come un bambino a Natale mi fiondo sul gioco ( non in solitaria ).

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Uno sguardo al gioco

ISDA: Viaggi nella Terra di Mezzo ha un setup nella media. Un volta individuati gli eroi che vogliamo utilizzare e divisi i mazzi di carte per tipologia saremo pronti a calpestare la Terra di Mezzo.

Il gioco non prevede dadi. Già, parliamo di un diceless che basa tutte le sue meccaniche su un sistema deck building light ma allo stesso tempo funzionale e soddisfacente. Ogni eroe ha delle caratteristiche in comune, con valori variabili, e nello specifico Forza, Saggezza, Agilità, Spirito e Ingegno. Inoltre disporrà di un’ abilità unica. A questo aggiungete un tratto di classe iniziale.

Le classi tra cui scegliere sono Capitano, Guardiano, Scassinatore, Apripista, Cantore e Cacciatore. Ogni classe avrà le proprie peculiarità e proprio mazzo dedicato. All’ inizio ogni eroe comporrà il proprio deck inserendo le prime tre carte della classe scelta oltre ad altre carte, come le abilità di base, fino a comporre un deck di 15 carte. Nel mazzo verrà inserita anche una carta debolezza che vale come un risultato nullo.

Preparati i mazzi degli eroi e seguite le istruzioni dettate dal regolamento basterà affidarsi alle indicazioni fornite dalla companion app.

Parliamo di quest’ ultima. Credo sia la migliore app mai creata per un gioco da tavolo. Tutto è gestito in maniera perfetta e nulla è lasciato al caso. La grafica è chiara e la gestione dei menù è a prova di stolto. Inoltre tutti gli upgrade e gli equip collezionati saranno tracciati senza costringerci a dover appuntare eventuali cambi di stato o evoluzione dei personaggi. Inoltre la musica d’ ambiente aiuta a calarsi nell’ atmosfera che il gioco vuole proporre.

E sarà proprio l’ app a scandire i tempi e i ritmi di gioco. Ogni round si dividerà in 3 fasi: Fase di Azione, Fase dell’ Ombra e Fase di Riorganizzazione.

Gli eroi, durante la fase di azione, nell’ ordine che preferiranno, potranno effettuare 2 azioni max c.u., potendo anche ripeterle. Le azioni possibili sono muoversi, interagire, attaccare. Tutto qua.

Il movimento sarà di due caselle le quali sono delimitate sulle tiles da dei ben visibili bordi grigi. Interaggendo si potranno affrontare prove che si riassumono in parlare con i personaggi e acquisire anche quest accessorie, raccogliere indizi e affrontare minacce.

Durante il movimento si potranno guadagnare punti ispirazione che potranno essere spesi per alterare i risultati delle nostre prove. Durante la fase dell’ ombra saranno i nemici ad effettuare le loro azioni e non dovremo fare altro che seguire le istruzioni che verranno fornite dell’ app.

Nella fase di riorganizzazione invece si rimescoleranno le carte utilizzate con quelle eventualmente rimaste in mano in vista di un nuovo round e si scopriranno due o tre carte dal mazzo al fine di sceglierne una e renderla “preparata”, quindi utilizzabile durante le prove o il proprio turno come abilità accessoria ( max 4 per personaggio ). Alla fine di ogni round un barra posta nella parte superiore dell’ app si riempirà. Questa barra è l’ indicatore di minaccia che, in misure precise, potrà far scendere in campo nemici elite oppure applicare malus agli eroi. Se la barra si riempe del tutto l’ avventura sarà persa.

Le aree di gioco sono due: La mappa di viaggio e la mappa di battaglia. La prima si compone in maniera progressiva a seconda del nostro avanzare e si popolerà in maniera dinamica di item da andare a spulciare. La seconda, la mappa di battaglia, sarà un tabellone a due plance che verrà utilizzato per appunto battaglie in stile arena ( passatemi il termine ) e non solo.

Ogni avventura che compone la campagna principale ( eh si, si affronta fin da subito la campagna, senza missioni singole ) presenterà diversi obiettivi da soddisfare per arrivare alla vittoria. Comunque in caso di sconfitta non si dovrà ripetere lo scenario ma si continuerà perdendo diversi plus acquisibili diversamente.

Veniamo alla risoluzione delle prove. Che si esplori, si parli con qualche personaggio o si combatta bisognerà sempre seguire lo stesso identico iter. A seconda della tipologia di prova, riconducibile alle caratteristiche che ho citato in precedenza ( forza, saggezza …. ), si pescheranno X carte pari a quanto è il nostro valore riferito al tipo di prova; ad esempio se si tratterà di una prova di ingegno, e il nostro personaggio avrà ingegno pari a 2, si pescheranno 2 carte.

Le carte possono riportare in alto due tipi di simbolo: successo o fato. Per superare le prove bisognerà sempre riuscire a raggiungere un certo limite di successi. Ma se le nostre carte avranno i simboli fato questi si potranno convertire in successi utilizzando eventuali segnalini ispirazione guadagnati in precedenza oppure utilizzando alcune carte preparate.

Lo stesso meccanismo si userà per i combattimenti dove l’ arma che impugneremo sarà associata ad una delle cinque caratteristiche base. Quindi se si attaccherà con l’ ascia che è associata a forza pescheremo X carte pari al nostro valore di forza, applicando poi le condizioni descritte sulla carta dell’ arma. Tenete a mente che dopo un nostro attacco i nemici potranno anche loro attaccare.

I nemici si azioneranno nella loro fase dedicata e potranno attaccare, se possono raggiungere il bersaglio designato, oppure muoversi per avvicinarsi il più possibile. In caso possano attaccare l’ app mostrerà l’ ammontare di danni che l’ eroe potrebbe subire diviso in ferite e/o paure. I danni si potranno “negare”, o per dirla in maniera più semplice ci potremo difendere effettuando la classica prova e scalando dal totale proposto dall ‘app tanti successi quanti ne abbiamo rivelati.

In merito agli scontri, che siano di nostra iniziativa oppure  ad opera di Orchi & Co, i danni o le paure che potremo subire potrebbero portare con loro effetti permanenti ( in alcuni casi anche molto sconvenienti ) o temporanei.

Durante il nostro avanzare guadagneremo punti sapienza e punti esperienza da spendere negli accampamenti tra un’ avventura e l’ altra in modo da poter migliorare il nostro equip oppure per acquisire nuove carte di classe da aggiungere in maniera permanente al nostro deck. All’ accampamento si potrà anche cambiare classe ed equipaggiare oggetti di gruppo.

Ora non voglio continuare nello sviscerare regole su regole ( e ci sarebbero molte altre da menzionare come provocare, guadagnare bonus temporanei, titoli etc etc ) tanto credo che il modello di gioco si ormai abbastanza chiaro, altrimenti farei prima a scansionare e pubblicare il comodo compendio delle regole, ormai marchio di fabbrica di Fantasy Flight.

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Bonus/Malus

ISDA: Viaggi nella Terra di Mezzo è un gioco che mi ha stupito. Dopo il mero impatto iniziale, dovuto alla scarsità di componenti, ho poi trovato che il gameplay, nonostante fortemente guidato dall’ app, sia di ottima fattura. I ritmi di gioco sono veloci e ben scanditi e l’ indicatore di minaccia peserà in maniera importante su ogni nostra singola mossa. Mi piace molto anche come evolvono le varie avventure, rendendo spesso gli obiettivi finali piuttosto ardui da completare se non affrontati nel giusto modo.

La mappa di battaglia poi è una graditissima aggiunta che spezza la monotonia della mappa di viaggio incentrado il tutto sul combattimento tattico. Si perchè in questi scenari, dato lo spazio ristretto e la possibilità di utilizzare gli elementi dello scenario a nostro vantaggio, si possono architettare strategie di gruppo che donano molta soddisfazione una volta attuate e risolte in modo positivo.

La qualità dei materiali è buona, in linea con gli standard di FF:  miniature nella media che comunque sono abbastanza caratterizzate e dettagliate, token spessi e robusti, tiles modulari  a doppia faccia, chiare e ben definite con artwork veramente piacevoli che riescono a ricreare l’ immaginario tolkeniano con tanto di mappe che evolvono in maniera mista presentando vallate, rovine, dungeon e interni di strutture.

Un’ altra caratteristica che mi ha colpito in maniera positiva è il poter cambiare classe tra un’ avventura e l’ altra creando così build miste che si plasmeranno in maniera perfetta in base al nostro stile di gioco e al nostro party. Se solo sarebbe stato possibile modificare il party tra le varie avventure …

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Molto ben sviluppata anche la parte narrativa che riesce a coinvolgere e a tessere una trama convincente e ben calata all’ interno dell’ universo creato dal Sig. Tolkien.

Spendo due parole anche sul deck building. Non siamo esuli dalla tanto discussa alea. Si draftano carte da un pool ristretto ma la casualità dei risultati, dovuta alla fase di riorganizzazione, è sempre ben presente. Però c’è da dire che ogni volta che prepareremo delle abilità, scoprendo le due o tre carte come descritto precedentemente, potremo decidere di posizionare quelle che non ci interessano in cima o in fondo al mazzo riuscendo così a mitigare in qualche modo il fattore fortuna.

Parlando della longevità siamo su buonissimi livelli tenendo anche conto della proceduralità delle mappe di viaggio che cambieranno la loro conformazione ogni qualvolta vorremo ripetere la stessa avventura, o meglio la stessa campagna. Ma attenzione, cambierà soltanto la topografia e la disposizione dei segnalini ma il loro contenuto e gli obiettivi finali rimarranno sempre gli stessi. Quindi il da farsi sarà noto ma ci muoveremo in modo differente.

Sul fronte scalabilità non ho granchè da dire. Anche affrontando l’avventura al minimo disponibile ( 2 eroi ) si riesce a godere a pieno del gameplay che non risulta mai sbilanciato ma di certo un party più nutrito e variegato regala molte più soddisfazioni a livello strategico.

C’è da dire che se tutto funziona è anche merito de Le Case della Follia in quanto il gioco prende ed evolve tutte le meccaniche del titolo a tema Lovecraftiano, partendo dell’ app fino ad arrivare al gameplay stesso ( vedi negazione dei danni e il modo di esplorazione e risoluzione ). Questo non trovo sia un male, si tratta di trasportare un modello di gioco rodato e funzionale su tutt’altra ambientazione limandone i difetti e quindi perchè no?

Peccato che le carte, fulcro del gioco, siano troppo piccole e spesso si faccia fatica a leggerele. Un formato standard sarebbe stato sicuramente più gradito ma probabilmente questa scelta è dettata dal poter ridurre lo spazio occupato al tavolo una volta che il tutto inizia a prendere possesso di ogni centimetro disponibile

Inoltre si faticherà non poco per entarre in possesso di altri equip rispetto a quelli iniziali ( e ce ne sono un bel pò nel mazzo dedicato) e anche il miglioramento del proprio equipagiamento non sarà operazione altrettanto facile in quanto relegato ai punti sapienza guadaganti durante le varie avventure e, visto che ogni singolo pezzo di arma, armatura o consumabile riporta un bel numero di punti necessari al suo upgrade, si entrerà in un loop mentale del tipo ” spendo ora oppure attendo di trovare qualcosa di meglio ?”. Pertanto passerà diverso tempo prima di decidersi a spendere i tanto sudati punti sapienza.

Molti potranno trovare il prezzo piuttosto alto ma ricordatevi che su i 99 euro necessari per acquistare il gioco pesa sia lo sviluppo e il mantenimento dell’ app sia l’ importante licenza/brand alle quali il gioco è dedicato.

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Un viaggio inaspettato

ISDA: Viaggi nella Terra di mezzo è sicuramente uno dei migliori giochi a tema in circolazione. Potrebbe far storcere il naso a chi non ama molto l’ inserimento “pesante” di ciò che è digitale in un mondo analogico ma c’è da dire che questa tipologia di mix permette di affrontare fantastiche avventure collaborative senza l’ ausilio, e a volte la pena, di un giocatore rilegato nel ruolo di master ( e non intendo il master dei GDR sia chiaro ).

Abbiamo comunque ottimi esempi di giochi che riescono in questo intento in maniera più che positiva ( e mi viene da citare Gloomhaven, Sword & Sorcery oppure Perdition’s Mouth) ma ad ogni modo, personalmente, non mi dispiacciono entrambe le situazioni, se sviluppate con criterio.

Forse l’ unico neo che trovo sui giochi app-driven è la loro rigiocabilità nel tempo. Cosa accadrà tra qualche anno con l’ evolversi degli OS? Le app saranno sempre supportate e aggiornate oppure bisognerà raccomandarsi a gruppi di volenterosi che svilupperanno manuali cartacei per poter continuare a giocare anche senza app? Un quesito importante che voglio solo accennare ma non approfondire perchè non fulcro di questa review.

Perciò se amate il Signore degli Anelli o le ambientazioni High-Fantasy e cercate un gioco che sappia appagare la vostra sete di imprese epiche e randellate a gruppi di orchi e predoni questo gioco è quello che fa per voi.

Io temo solo per il mio portafoglio in quanto prevedo un nutrito numero di espansioni, tra cui una già in pre-ordine sul sito di Fantasy Flight.

Gandalf, aiutami tu….

Augh.

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