giovedì, Maggio 16, 2024
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Gauntlet II – Ritorno nei dungeon di Gauntlet

…questo gioco, insieme al suo predessore, è la pura essenza dell’ hack ‘n’ slash. Change my mind.

 

Giù per il dungeon

Gauntlet è per me la pura essenza dell’ hack ‘n’ slash. Orde su orde di mostri che attaccano a testa bassa, dungeon pieni di tesori, quattro classi di pura estrazione fantasy e tantissima azione di stampo arcade tutta a portata di joystick. Insomma … un grandissimo classico di mamma Atari.

Al tempo non ebbi la fortuna di imbattermi mai in un cabinato del gioco, ne tantomeno in una conversione del primissimo capitolo. Il mio primo approccio con Gauntlet fu su Amiga, e più precisamente Gauntlet II ( arcade 1986 – home systems 1987 ).

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Fu subito amore. Non potevo fare paragoni con la controparte arcade o con altre conversioni in quanto nelle mie zone, come detto, non è mai apparso nelle sale giochi e i miei amichetti, che avevano diversi altri sitemi, non lo possedevano.

Con il tempo recuperai anche il primo capitolo e così potei capire le differenze tra i due giochi. Sostanzialmente Gauntlet 2 si differenzia dal primo gioco per diversi aspetti di gameplay e design, anche se in prima battuta tutto sembra essere identico.

In Gauntlet 2 troveremo un set di nemici più vario ( il drago… ve lo ricordate ?, ndr ), uscite multiple e uscite fake, muri invisibili o muri che una volta colpiti potevano tramutarsi in mostri o tesori, stanze segrete sbloccabili grazie al raggiungimento di alcuni obiettivi all’ interno dei vari stage che donano bonus di diversa natura, pozze di acido e altro ancora.

Io ti maledico!

Ma la più grande novità risiede nel nemico ” It”. It è una sorta di marchio, una maledizione. Quando il nemico specifico, portatore di tale disgrazia, entra in contatto con uno dei giocatori gli trasmette la maledizione. A quel punto tutti i nemici si scaglieranno contro quel player, fintanto che non si riesca ad uscire dal dungeon oppure si passi la palla ad un altro giocatore sempre entrandoci in contatto.

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Altra introduzione molto interessante riguarda il comparto multiplayer. Mentre sul primo capitolo si può scegliere un solo eroe di una determinata classe, in Gauntlet 2 si possono scegliere anche classi identiche creando cosi molte più variabili di gioco.

La visuale di Gauntlet 2 è sempre topdown ma gli sprite sono più definiti come anche le texture del pavimento e delle mura. Nulla da gridare al miracolo, anzi. Gautlet è un gioco piuttosto minimale a livello grafico ma la sua grandezza risiede nell’ azione frenetica e nel sapere spulciare ogni pixel di ogni stage, nel saper gestire al meglio la caratteristica di ogni personaggio e naturalmente, cercando di sopravvivere il più possibile.

gauntlet 2 meniacIl comparto sonoro non è mai stato il fiore all’ occhiello di Gauntlet e non è che in Gautlet 2 sia in qualche modo migliorato ne tantomeno nella versione Amiga.

Suoni piuttosto rozzi e fastidiosi si accavallano a synth vocali metallici e poco definiti. È quindi vivamente consigliato giocarlo con musica in sottofondo e audio di gioco azzerato.

Non vi nascondo che non sono mai riuscito a vedere la fine di questo di gioco e mi sono sempre chiesto se ce ne sia una. Anzi, già che ci sono chiedo a voi di dirmi se esiste un finale vero e proprio.

Gauntlet 2 è un degno successore del primo glorioso capitolo. Un buon mix di hack ‘n’ slash e dungeon crawling che grazie alla crescente difficoltà, condita da looting di tesori compulsivo, rende il gioco godibilissimo anche ai giorni nostri.

Lo ripeto: questo gioco, insieme al suo predessore, è la pura essenza dell’ hack ‘n’ slash. Change my mind.

Augh.

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